ROCKY

HOME BACK	ROCKY (1976)	EMM#: 2231 Added: 19/10/2016
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	Tutta la sua vita è stata un colpo da un milione ad uno.

ROCKY

1976

(8,1 out of 10)
Drammatico (Sportivo)
1 h 55 min - 115 min
Directed by John G. Avildsen

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	Sylvester Stallone
	Talia Shire
	Burt Young
	Carl Weathers

Plot | Cast | Goofs | Synopsis

Philadelphia, 1975. Rocky Balboa è un bullo di periferia, quasi trentenne, con sangue italiano nelle vene. Con pochi amici e una vita scombinata in uno squallido buco metropolitano per emarginati, Rocky racimola qualche soldo come scagnozzo esattore di uno strozzino e gareggiando in alcuni incontri di pugilato per dilettanti. I pugni sono tutto quel che ha: la boxe è la sua grande passione, ma non è mai riuscito a sfondare, o almeno a provarci. Innamorato della timidissima Adriana, Rocky prova a scalfire le barriere della ragazza con battute da sbruffone, ma la reputazione di fallito lo perseguita. Grazie a un colpo di fortuna, ha finalmente la possibilità di dimostrare ad Adriana, e soprattutto a se stesso, di valere. Il campione del mondo dei pesi massimi, Apollo Creed, si ritrova senza sfidante, per un infortunio, in un match organizzato per festeggiare il bicentenario degli Stati Uniti d'America, nel quale il campione metterà in palio il titolo mondiale. Affamato di popolarità e denaro, Apollo Creed decide di concedere per la prima volta l'opportunità di una ribalta così prestigiosa a un pugile sconosciuto. La scelta ricade su Rocky, lo "stallone italiano".  La parabola di Rocky Balboa, che affronta la vita a muso duro e a pugni tesi, dentro e fuori dal ring, è l'emblema di un'America mitologica. Una terra di opportunità a disposizione di chiunque sia animato da buon cuore, sani principi e un'indomabile forza di volontà. Proprio come quella del testardo Rocky, interessato non tanto alla vittoria, alla fama o ai 150.000 dollari messi a disposizione dello sfidante, che comunque gli cambierebbero la vita. Ciò che conta davvero per Rocky è resistere, resistere a oltranza, a testa alta, per dimostrare alla sua amata e a se stesso di essere un uomo. Negli Stati Uniti dell'"American dream" tutto è possibile, a patto di cogliere le sfide con coraggio e non arretrare di fronte alle proprie paure. Una mitologia alimentata da tanto cinema a stelle e strisce, ma qui talmente ben confezionata da assurgere allo status di cult. Le ragioni essenziali di tanto successo (dodici nomination e tre premi Oscar per la migliore regia, il miglior film e il miglior montaggio, oltre che la genesi di una saga amatissima dal pubblico), per un film che è costato 1 milione di dollari e ne ha incassati 225, vanno ricercate nel carattere esemplare della storia raccontata, in grado di dare il via a un filone di film sportivi - spesso incentrati sulla boxe - dove a contare non è tanto lo sport in sé, quanto i nobili sentimenti che esso suscita in eroi dal volto ordinario, con esempi che si susseguono con successo fino ai giorni nostri (Warrior). Di certo Rocky, diretto con professionalità da John G. Avildsen, è molto più favolistico, e anche meno riuscito dal punto di vista squisitamente cinematografico, di altri film che hanno cavalcato le fortune del genere (pensiamo a Toro scatenato di Martin Scorsese o ai più recenti Million Dollar Baby e The Wrestler). Ma fa perfettamente leva sul meccanismo di identificazione tra pubblico e protagonista. È impossibile non fare il tifo per questo perdente che lotta in un mondo di perdenti, tutti ottimamente caratterizzati, dalla dolce e introversa Adriana di Talia Shire al rude allenatore fallito di Burgess Meredith, passando per l'irascibile e goffo amico (Burt Young) col miraggio della malavita. È in questo universo di sbandati di periferia dai sogni mancati che Rocky - interpretato da un convincente Sylvester Stallone - coglie l'occasione della vita e, con la disciplina di un duro allenamento, riscatta con lo sport le frustrazioni, le delusioni e i fallimenti di un intero nucleo sociale. Come non commuoversi, allora, di fronte alla storia di questo simpatico sbruffone dal cuore tenero, eroe qualunque che tutti vorremmo essere? Una storia simile a quella del suo interprete, un italoamericano di umili origini che non riusciva ad affermarsi nel cinema, prima di sfondare le porte chiuse di Hollywood scrivendo la sceneggiatura di questo film. Un successo calcolato, si potrebbe pensare. Ma, in verità, la favola di Rocky mantiene intatto, dall'inizio alla fine, quel sapore di fresca e onesta spontaneità che non la riduce a mera operazione commerciale e ne nobilita il risultato, facendone un trionfo di sentimenti molto hollywoodiano, certo, ma anche decisamente emozionante (soprattutto in alcune sequenze, come l'allenamento in esterni e l'avvio del match, con Apollo Creed che richiama la mitologia dello "Zio Sam"). E le emozioni, non dimentichiamolo, sono alla base del cinema e della vita.

About a half hour into the film, Rocky is looking at pictures and clippings on the wall, and there is the sound of a steam locomotive coming up to speed, along with the sound of its steam whistle. Diesels had long since supplanted steam in Philadelphia and most of the country in 1976. <br>------------------------<br><br>When Rocky is boxing in the meat-packing plant, he is in an orthodox stance, not southpaw. <br>------------------------<br><br>Apollo describes "January First... The country's biggest birthday..." July 4th is considered the country's birthday. <br>------------------------<br><br>Mickey states he's been in this racket for 50 years. Yet he mentions a fight back from 1923, which makes us 52 years already and that wasn't even his first match, otherwise he would have mentioned it. It would be also difficult for guy like Mickey to downplay how long he's been in the boxing business, especially when he' s trying to convince Rocky that he needs a manager. He would rather be either accurate or exaggerate. <br>------------------------<br><br>During the big fight, the arena is clearly empty at times. This is because only 50 extras could be afforded for the scenes, and despite cinematographer James Crabe's best efforts to hide this fact, occasional, if one looks hard enough, one can see most of the arena is empty. <br>------------------------<br><br>When Rocky (Sylvester Stallone) is knocked down during the fight, and on the verge of defeat, you can audibly hear Rocky's manager and trainer, Mickey (Burgess Meredith's voice on an ADR dub) yelling to Rocky, "Stay down!" as he does not want to see Rocky take a further beating. However, you can see Rocky's corner man, Mike (Jimmy Gambina), mouthing "Get up!" <br>------------------------<br><br>In the final fight, just before we see the sign for Round 13, there is a shot of Rocky in a clinch looking fairly unmarked even though the previous rounds had shown him already very bloodied. <br>------------------------<br><br>At the end of the fight, when Apollo and Rocky are hugging, Apollo's manager comes up to him in the close-up shot. Then they switch to an aerial shot, and Apollo's manager jumps over the ropes into the ring. <br>------------------------<br><br>The number "2" disappears off Rocky's apartment door after he answers the door to let Micky in. <br>------------------------<br><br>When Rocky enters the bathroom while Mickey is visiting him, three darts are on the door. After Rocky opens the door the first time, the darts are in a completely different pattern. In the final shot, the door has 2 darts. <br>------------------------<br><br>When Apollo gets in the ring he does not have gloves on, this continues until we see the top shot as the microphone is being lowered to the ring announcer, where we see Apollo now has his gloves on. <br>------------------------<br><br>When Adrian enters Rocky's apartment for the first time, Rocky is wearing fingerless gloves when he removes his hat and sweater. In the very next shot when he is showing Adrian the turtles he bought, he has no gloves on. <br>------------------------<br><br>When Rocky sees Marie and asks her if her brother knew she was hanging out with those "coconuts", he's smoking a cigarette. When he grabs her, the cigarette disappears. <br>------------------------<br><br>During the fight with Apollo Creed, the top of Rocky's shorts are flipped inside-out in one shot. In the next,they are fixed. <br>------------------------<br><br>When Rocky is talking to Adrian on Thanksgiving through the door, the camera shot goes to Paulie who is about ten feet away. You can see one of the movie cameras in the mirror. <br>------------------------<br><br>During the fight, Steadicam operator Garrett Brown and his assistant are visible at ringside several times in the wide shots. Brown can clearly be seen wearing a black and white stripped top. <br>------------------------<br><br>In the Morning Run scene, the camera zooms out as Rocky runs down the street. The lighting equipment is visible at the top of the screen, right above the farthest building. <br>------------------------<br><br>In an early scene, Adrian and Rocky are talking on a street in "South Philadelphia" while an elevated train passes in the background. There are no elevated trains in South Philly. <br>------------------------<br><br>Rocky wakes up at 4:30am to start his exercise regime,it is December. When we see him out jogging up the steps,the dawn is breaking. The sun should not be coming up until after 7:00am (Unless he ran for 2 & 1/2 hours!) <br>------------------------<br><br>After Rocky's fight against Spider Rico, his payment is winner's share: $65, less $15 for use of locker and corner man, $5 for use of shower and towel, and 7% tax. In the end, he gets a total of $40.55. However, 7% of $65 is $4.55, so subtracting that and the other deductions, he actually should have received $40.45, not $40.55. Spider Rico did receive the correct amount. <br>------------------------<br><br>Rocky fights Apollo at the Spectrum Stadium in Philadelphia. As Adrian comes out to watch the fight, a Los Angeles police officer is standing behind her in the corridor. <br>------------------------<br><br>The closing credits list real-life boxing referee Lou Fillipo, who plays the referee in the Championship fight, as "Championship Fight Announcer". Thayer David, who plays the promoter Jergens, was the fight announcer. <br>------------------------<br><br>Rocky (who is supposed to be left handed) uses right hand to write down info on collections he is supposed to make in two scenes and to turn dial on combination lock at beginning of movie. However, just because Rocky boxes Southpaw does not mean he is necessarily left-handed. <br>------------------------<br><br>55 seconds into the first round, Rocky scores a knockdown and Apollo doesn't rise to his feet anywhere near the count of 10. If you count it out, it's more like 15-18, depending on how fast you count. Rocky wins in the first round. <br>------------------------<br><br>After the announcer finishes announcing the beginning of the fight, the microphone rises back up to the ceiling. As it rises, it hits the camera and shakes it. <br>------------------------<br><br>When Adrian and Rocky leave for their date, there is a rose bush in front of the house that has two fresh roses on it and some flowers on the ground in bloom. Since it is late November in Philadelphia and it is obviously cold, this wouldn't be possible. <br>------------------------<br><br>When Rocky is demonstrating his training technique for the news story, the camera angle on Rocky changes multiple times but there was only one camera present. <br>------------------------<br><br>